Mi posso fidare di questo Mental Coach?

Questa è una domanda che si pongono spesso le persone quando contattano un mental coach. Mettetevi nei loro panni. Hanno un’esigenza specifica ( o spesso un vero problema ), che reputano possa essere risolta con l’intervento di uno specialista della preparazione mentale ed emotiva e cercano un mental coach.

Ne trovano alcuni e si chiedono se sarà competente e se si possono fidare.

Ovviamente questo capita anche a me. Quando mi contattano ( atleti, genitori di atleti, imprenditori,  professionisti, …) noto sempre che ad un certo punto della nostra prima chiacchierata arriva un momento di valutazione. Mi rendo conto che è un momento fondamentale, si decide se davvero possiamo iniziare la fantastica avventura delle coaching e della crescita personale o meno.

Io so quello che posso dare alla persone che ho di fronte, lo sanno bene gli atleti e le persone che seguo e che ho seguito, ma lui come può valutare serenamente? Si può fidare di me?

Mi sono spesso chiesto: come posso aiutarli nella valutazione? come posso aiutarli a prendere una decisione serena ( anche negativa ) e soprattutto ad affidarsi?

La valutazione avviene su 2 livelli: 1) Livello razionale; 2) Livello Istintivo

Livello di valutazione razionale

Per il primo livello di valutazione è fondamentale che un mental coach, per aiutare nella valutazione la persona con cui sta parlando, capisca molto bene e da subito le vere esigenze da risolvere. Quindi un passo importante è che deve saper ascoltare in maniera attiva. Inoltre è importante che sia preparato e competente sulla questione specifica. Un mental coach non può sapere tutto, ma sicuramente un mental coach preparato nella sua specializzazione fa la differenza anche in fase di valutazione. Quindi un altro fattore che permette una valutazione molto positiva è un mental coach specializzato in un ambito ( io sono un mental coach sportivo ). I miei colleghi tuttofare rischiano di sapere un po’ di tutto e niente ad un livello di profondità importante.

Livello di valutazione istintiva

Questa prescinde dalle parole pronunciate, infatti è una valutazione inconsapevole. Spesso è quella che fa la differenza nella scelta del coachee ( l’allievo del mental coach ). Alcune piccole indicazioni, comunque, possono essere date:

  1. Tendiamo a fidarci delle persone sicure di se, che non parlano molto ma ascoltano e che hanno inquadrato bene la situazione mettendosi nei nostri panni. Quindi si tende a fidarsi di un mental coach che ha fatto molto lavoro su se stesso.
  2. Tendiamo a fidarci delle persone coerenti. Io dico sempre che non andrei mai da un nutrizionista grasso. Ovviamente anche il mental coach deve essere coerente con quello che insegna e con i principi che vuole trasmettere. La logica “fai quello che dico ma fare non quello che faccio” non funziona! 🙂
  3. Tendiamo a fidarci di più di chi ha esperienze dirette con la soluzione alla nostra esigenza specifica. Oggi è facile per me parlare con qualsiasi atleta, per le tante esperienze fatte con numerosi atleti di numerosi sport diversi ( oltre 20 )
  4. Tendiamo a fidarci delle persone consigliate da “opinion leader” del settore.

 

Quindi ci sono 4 cose che un mental coach deve assolutamente fare per diventare davvero bravo e per farsi scegliere serenamente:

  1. Lavorare costantemente sulla propria crescita personale
  2. Studiare e specializzarsi ( sempre e nel tempo )
  3. Fare molte esperienze pratiche
  4. Lavorare sulla propria immagine ( self brand )

 

Frequentare un corso di PNL non fa di un allievo un mental coach. Anche se segui 3 corsi di PNL non fanno di te un mental coach. La PNL è un’eccellente tecnica, un eccellente modello di pensiero e di comunicazione, ma non fa di una persona che la conosce un mental coach.

In moltissimi casi, ho aiutato a raggiungere risultati strabilianti a persone e atleti senza utilizzare la PNL, ma utilizzando delle tecniche più adatte alla situazione!

Mi auguro con questo articolo di aver raggiunto 2 obiettivi: 1) dare qualche delucidazione maggiore a chi deve scegliere un mental coach; 2) Ai miei colleghi o agli aspiranti mental coach uno spunto di riflessione su questo argomento.

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