Allenamento mentale per il tennista

allenamento mentale per il tennistaIl tennis è uno di quegli sport dove spesso si sente: “quel giocatore è stato battuto perchè ha perso la testa”.

Spesso mi diletto a vedere i match tra grandi tennisti notando come gestiscono i momenti difficili e come approfittano dei loro momenti buoni. Capita molto spesso di vedere ottimi atleti con un talento straordinario non riuscire a vincere con dei Campioni che hanno meno talento e molto più “testa”. Eppure sono ancora pochi i mental coach nel tennis!

La differenza, come in molti altri sport, la può fare la preparazione mentale. Il mental coach sportivo può essere determinante nella carriera di un tennista, ad ogni livello.

Quello che mi colpisce molto nel tennis, sono i continui sbalzi i tensione e stacco. L’allenamento mentale per il tennista prevede, infatti, strategie e tecniche semplici e facilmente replicabili per gestire al meglio, durante una partita che può durare molte ore, la tensione.

I mental coach per tennisti devono focalizzare l’attenzione su aspetti peculiari dello sport in esame. In questo post voglio parlarti, in particolare del:

Allenamento mentale per il Tennista

Peculiarità del Tennis: 

Il tennis è uno sport individuale (tranne per il doppio) che presenta difficoltà sia tecnico/atletiche che mentali. Dal punto di vista atletico il tennista deve essere potente, veloce ma anche molto resistente. Deve essere molto bravo a gestire la sua energia per la durata dei match e perché spesso gioca tutti i giorni.

Dal punto di vista tecnico, il tennista deve essere sempre più preparato.

Ma la differenza tra un buon tennista ed un Campione vincente la fa l’allenamento mentale!

Di seguito ti scrivo le caratteristiche peculiari di questo sport che non possono essere sottovalutate da un mental coach che segue un tennista.

Alcune peculiarità del tennista:

  • Cambi repentini di concentrazione.
  • Grande lucidità durante gli scambi.
  • Capacità di cambiare l’inerzia della partita.
  • Capacità di gestione della propria tensione.
  • Gestione dell’energia fisica e mentale.
  • Sicurezza nei propri “colpi”
  • Capacità di “chiudere” una partita
  • Capacità di azzerare i pensieri sui colpi e sui punti precedenti.

Focus del mental coach:

  • Ancoraggi per agganciare lo stato emotivo più adatto al momento della gara. E soprattutto un’ancora mentale prima della battuta.
  • Gestione della tensione.
  • Allenamento mentale per migliorare la battuta e altri colpi.
  • Esercizi e strategie per interrompere uno stato emozionale ed entrare in un altro stato potenziante.
  • Saper ripartire da zero dopo un colpo sbagliato, sfortunato o mal giudicato da giudici.

L’allenamento mentale per il tennista si focalizza soprattutto sul far diventare l’atleta pronto mentalmente a cambi repentini di concentrazione. Dalla concentrazione assoluta del gioco, allo stacco e al riposo, anche mentale, durante i mini-break.

Inoltre, è fondamentale, che il tennista lavori costantemente, per tutta la sua carriera, sulla propria autostima, sulla convinzione di poter vincere contro chiunque, e soprattutto sulla consapevolezza dei propri mezzi.

Il mental coach per migliorare la tecnica del tennista

La tecnica nel Tennis è fondamentale. Spesso una buona tecnica può fare la differenza tra 2 atleti ben preparati fisicamente. Il mental coach, può organizzare un programma di allenamento mentale per migliorare alcuni aspetti tecnici.

Sono stati effettuati dei test, ed è stato provato che un atleta dimezza i processi di apprendimento tecnico unendo l’allenamento tecnico con l’allenatore e l’allenamento tecnico con il mental coach.

Ad esempio, la battuta. Per effettuare una battuta straordinaria, non è sufficiente solo avere una buona preparazione tecnica, ma bisogna essere preparati atleticamente e soprattutto bisogna battere nello stato d’animo ottimale. Una buona preparazione mentale può aumentare, sensibilmente, le battute vincenti e la percentuale delle 1° palle in campo.

Il mental coach durante la partita di tennis

Saper gestire emotivamente la partita nel tennis permettere di ottimizzare le vittorie. Ho visto moltissimi match si eccellenti tennisti che hanno perso perchè non hanno saputo gestire i “momenti” dal punto di vista emotivo.

Inoltre, conoscere le strategie di allenamento mentale per condizionare, in maniera produttiva, il proprio stato emozionale è fondamentale per evitare di “perdere la testa” e restare sereni, determinati e convinti di poter vincere.

Il mental coach può aiutare il tennista sia per gestire il pre-gara così da iniziare il match nel miglior modo possibile, sia il post gara per poter dare i corretti significati all’accaduto, e soprattutto può preparare l’atleta a gestire al meglio le proprie risorse durante la gara dove non sempre è possibile comunicare.

In conclusione, il tennis è uno di quegli sport, dove la preparazione mentale è fondamentale. Quindi, la presenza del mental coach è importante come quella dell’allenatore e del preparatore atletico.

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8 COMMENTI

  1. buondi,

    leggevo l’articolo da lei scritto poichè mio figlio,tennista 17enne sopra le righe,nel senso tecnico ,di potenza e resistenza,(non perchè sono la madre),richiesto dalle università americane con fervore, ha dei problemi a gestire lo stress,soprattutto l’emotività e in fondo sembra voglia nuocere a se stesso.
    ha avuto dei mental coach,ma il risultato è stato scarso.
    le faccio un esempio.Partita contro 2.3.facile.
    parte innervosito e va sotto 5-1,perchè non gioca. si riprende e vince 1 set 75
    secondo set va sotto 4-1,si riprende ma perde al tie break.
    terzo set perde 5-2,ricomicia a giocare e arriva 6 pari poi perde al tie break.

    il gioco lo fa solo lui,nel senso proprio del termine,ma la lotta con se stesso lo devasta,lo stato emotivo di tensione,paura gli impedisce di giocare con continuità.
    lui ne è al corrente,lo sa,ma non riesce a venirne fuori.
    il problema è che è veramente forte,così dicono tutti,giocatore d’attacco con potenza e colpi superiori….che perde con sè stesso,senza poi nulla togliere agli avversari.

    • Ciao Antonella
      il tennis è uno degli sport in assoluto dove l’effetto che la propria mente e delle emozioni è determinante sulla qualità del proprio gioco e dei propri risultati.
      La “lotta” che tuo figlio fa con se stesso, non è molto inusuale. La notizia buona è che le emozioni che prova le costruisce lui ( come del resto tutte le persone fanno ). Lui è l’unico creatore del suo stato emozionale. Conoscendo come fare può trasformare questa sua pessima gestione delle emozioni in una decisamente più produttiva, e soprattutto più APPAGANTE E DIVERTENTE.
      Dato il caso specifico, è complicato darti un consiglio rispondendoti sul commento del blog, rischierei solo di essere impreciso e non davvero utile a tuo figlio. Data la delicatezza della questione ti invio un’email!

      Oppure se vuoi essere contattata mi puoi dare i tuoi recapiti al seguente link:
      https://www.vinciconlamente.it/contatti
      cordiali saluti

      Mauro

  2. Ciao
    Mi chiamo Fulvio ho 52 anni e sono , o mi piace definirmi tale , un tennista . Da circa 10 anni ho rincominciato a giocare e partecipo assiduamente a tutti i tornei di 4 categoria della mia zona . Quest’anno sono un orgoglioso 4.1 e fuori dalla partita da torneo , sono un gran bel giocatore . Ma non riesco a dominare la tensione da partita da torneo . Prima di un incontro posso avere anche 8/10 scariche di dissenteria , non dormo la notte precedente e il più delle volte entro in campo disidrato in stato confusionale e bloccato fisicamente . Difficile da credere ? ma è così . Ho provato e riprovato a dominare mente e tensione , ma non ci riesco neppure con una bella dose di Xanax . Ogni anno mi dico che andrà meglio , ma così non è e di anni da giocare me ne sono rimasti pochini . Help me ! Grazie Fulvio

    • Ciao Fulvio
      la tensione pregara ( soprattutto se parte dalla sera prima ) non va dominata, ma va gestita. Sicuramente hai bisogno di imparare sia a gestire a tensione pregara sia a vincere l’ansia che ti genera tutti quei disturbi.
      La confusione che provi in gara, molto probabilmente, è dovuta a 2 fattori:
      1) La disidratazione
      2) La mancanza di ossigeno ( infatti scommetto che respiri male dal giorno prima. Respirazione superficiale, di petto e più accelerata )

      Per Vincere queste sensazioni è necessario che impari a respirare in maniera diaframmale e che impari a gestire al meglio le tue emozioni ( esistono delle strategie che possono farti uscire in pochi secondi da uno stato d’animo improduttivo, e in pochi altri secondi entrare in uno stato decisamente più produttivo). Insomma è fondamentale che tu impari a trasformare i tuoi stati emozionali quando ne hai necessità!

      Se vuoi approfondire la questione mi puoi contattare al seguente link: https://www.vinciconlamente.it/contatti

  3. Ciao, sono un ragazzo di 17 anni. In campo dopo qualche errore di troppo tendo a demoralizzarmi convincendomi di aver preso una grande oppopportunità. Entro in uno stato passivo, subisco e mi arrabbio. Cosa posso fare per evitare di entrare in questo stato e dare il meglio di me sempre?

    • Ciao Simone
      il tuo errore principale non è l’atteggiamento passivo ( subisci e ti arrabbi ) ma il fatto che resti agganciato all’errore o agli errori appena commessi. E’ fondamentale imparare a staccare subito dagli errori e concentrarsi solo e unicamente sull’unica cosa importante da fare. Giocare la prossima palla.
      Esistono vari esercizi per imparare bene questa strategia.
      Se ti fa piacere contattami e valutiamo insieme un percorso per aiutarti a superare questa difficoltà:
      https://www.vinciconlamente.it/contatti

  4. Ciao Mi Chiamo Valentino o 12 anni e p un grande problema delle emozioni, sono il più forte nel mio circolo, naturalmente della mia età… Ma in emozioni sono il più scarso cioè non riesco nemmeno a stare senza paura in una finale di un torneo orcanizato dal circolo e sapendo che sono il più forte se perdo per me e come essere un fallito, questo inverno abbiamo fatto un torneo abbastanza importante, e siamo arrivati in finale io e la mia squadra, bisognava fare 4 partite 2 di sabato e altre 2 di domenica, le prime 2 le abbiamo vinte e ci macava una vittoria per arrivare primi!, e siccome dopo di me c’era un altro maschio anche lui forte e doveva giocare il singolo ché per altro era la sua specialità pensavo avessimo già vinto, e invece a perso e anche l’altra partita la abbiamo persa e io non o giocato, allora si era due pari e dovevo giocare io ma anche quello che a perso il singolo che si chiama Martino voleva giocare la partita decisiva che per altro era la un doppio maschile io o detto al allenatore facciamolo io e martino ma lui disse che giocava per forza un altro che si chiamava Tito e l’altro doveva essere o io o Martino allora si e fatto pari o dispari e o vinto io ma avevo una paura tale che travo come un terremoto, allora si gioco una volta iniziato l’incontro mi dissi a me stesso per che ai giocato tu era meglio che giocava Martino che era molto più rilassato di me e allora ero pieno di pensieri che mi turbavano, e quando colpivo la palla sempre una roggia non riuscì muovermi e allora il punteggio finale ora di 61-61 ci rimasi di un male che non dormi per dei notti ma non per che avevo perso ma per che non ero riuscito a giocare in una stato d’animo tranquillo, questa e la mia storia se mi potete aiutare vi chiedo di contatarmi. Tanti Saluti.

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