Vuoi vincere? Impara a respirare bene!

respirazione vincenteL’80% degli atleti che seguo e che ho seguito nel passato utilizzava male la propria respirazione, in parole povere, non respirava bene, almeno non in maniera adatta ad uno sportivo di quel livello.

Ieri durante una coaching molto complessa, incontro questo atleta professionista ( che ha vinto molto ), e osservandolo bene, mi accorgo non solo che in quel momento non stava respirando bene, ma come se non respirasse bene da qualche settimana.

Durante la coaching mi ha anche confermato che durante l’ultima gara gli è mancato il fiato in maniera innaturale. Il dottore, non gli ha chiesto come stesse respirando, ovviamente, gli ha solo dato un medicinale spray, che generalmente serve alle persone allergiche quando hanno gli attacchi d’asma. Ma lui non aveva bisogno di un medicinale, aveva bisogno di riprendere a respirare in maniera corretta e funzionale.

Anche per chi lo sa fare bene, può succedere che un periodo particolarmente stressante e in un periodo pieno di ansia, paura, preoccupazione, che “dimentica” di respirare bene e poi ne paga le conseguenze.

La respirazione è fondamentale. Se non lo riesci a ricordare ti invito a pensare che:

Possiamo sopravvivere un mese senza mangiare,
pochi giorni senza bere, pochi minuti senza respirare.

Un atleta, non solo deve respirare bene, ma deve curare i propri polmoni e il proprio apparato respiratorio come fa con i propri muscoli, con la stessa attenzione e lo stesso amore.

Molti miei atleti, grazie alle tecniche di respirazione e agli esercizi che gli faccio fare, hanno iniziato nuovamente a nutrire il loro corpo, la loro mente, e i loro muscoli con l’ossigeno, ottenendo dei risultati  straordinari. Ad esempio, ecco i risultati più eclatanti:

  1. Nuotatore. Stile libero. Respirava ogni 2 bracciate e dopo qualche vasca andava in difficoltà respiratoria. Con respirazione diaframmaticagli esercizi oggi respira ogni 4 bracciate, migliorando la sua resa, e riesce a fare 20-30 vasche di seguito senza andare in affanno.
  2. Cestista. Recupero da un infortunio. Un infortunio l’ha costretta a non poter correre per 2 mesi. Con gli esercizi di respirazione, abbiamo ridotto il suo recupero atletico della metà del tempo, permettendole di giocare una partita ( la semifinale scudetto ) fondamentale per la stagione.
  3. Tiratore. Grazie alla respirazione ( e anche ad altri esercizi di ginnastica emozionale ) ha vinto l’ansia ed ha realizzato il suo primato.
  4. Giovane calciatore. Centrocampista. Riusciva a giocare, ad una buona intensità, solo 30-40 minuti, poi passeggiava in campo. Dopo 3 mesi di esercizi di respirazione è arrivato a giocare tutta la partita ad un’intensità straordinaria, a confronto con i compagni di squadra.
  5. Giocatore di poker professionistico. Con la respirazione ha eliminato un fastidiosissimo stato di paura e ansia quando si arrivava ai tavoli finali. Ora ha migliorato la resa del suo gioco e anche i guadagni.
  6. Tanto, tanto ancora

Una respirazione non ottimale incide pesantemente sulle prestazioni di uno sportivo professionista. Ecco alcuni problemi di una respirazione non ottimale:

  • Corpo non nutrito bene
  • Digestione rallentata
  • Muscoli non pronti, con rischio di crampi
  • Stati emozionali improduttivi come ansia, paura, preoccupazione, ecc…
  • Scarsa resistenza
  • Scarsa lucidità nei momenti topici
  • Abbassamento della motivazione e della determinazione

Il mental coaching è anche questo. Imparare a respirare in maniera produttiva e da Campioni!

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